lunedì 17 gennaio 2011

GAS: ancora elemosina verso i lucani?

“E’ l’ennesima delibera-elemosina che rischia di passare inosservata: la giunta regionale, che l’approvata il 23 dicembre 2010, ripropone le misure per la riduzione del costo dell’energia a favore delle famiglie lucane in condizioni di disagio economico.
Un “contributo-elemosina” fissato nella misura di 250 euro a nucleo familiare pari al 30% della stima del costo medio annuo sostenuto dai cittadini lucani per i consumi di energia termica. Secondo quanto diffuso dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, nel 2011, le famiglie italiane pagheranno una bolletta del gas di 1.050 euro (stime sui consumi di una famiglia tipo), contro i 1.013 euro che erano necessari nel 2010.
Quanto ai beneficiari, i bonus elettrico e del gas istituiti dal Governo Nazionale possono essere richiesti annualmente con un reddito Isee fino a 20 mila euro se a richiederlo sono famiglie numerose e con Isee fino a 7.500 euro per famiglie a basso reddito. Sono ingiustamente e fortemente penalizzati i beneficiari del provvedimento regionale - che complessivamente costa 3 milioni 250 mila euro – perchè devono dimostrare un Isee (2009) non superiore a 3.961 euro annui; il limite è elevato sino al massimo di 8.381 euro nell’ipotesi in cui i redditi da lavoro che concorrono alla determinazione dell’Isee derivino da lavoro dipendente e assimilato e/o pensione. Il beneficio è esteso anche a cittadini extracomunitari in possesso di carta o permesso di soggiorno e ovviamente identico Isee. Con questi parametri non è semplice calcolare quanti saranno i nuclei familiari residenti in Basilicata ammessi ai benefici. Spetterà comunque ai Centri autorizzati di Assistenza Fiscale che hanno sottoscritto apposita convenzione con la Regione inoltrare la domanda.
L’interrogativo che ci poniamo è sempre lo stesso: la spesa di 3 milioni 250 mila euro giustifica i benefici? Senza certamente sottovalutare l’aiuto economico per le famiglie che vivono un forte disagio sociale, resta il fatto che la loro bolletta di energia termica dovrà comunque essere pagata di tasca propria per almeno altri 800 euro l’anno. Dunque – ci chiediamo – perché non destinare il fondo complessivo in provvedimenti meno assistenziali?
Sul piano del risparmio ci sono altre misure.
Da questo mese di gennaio le famiglie riceveranno la bolletta con i nuovi prezzi biorari dell’elettricità e bollette semplificate per elettricità, gas e contratti cosiddetti dual fuel. Le famiglie avranno dunque la bolletta calcolata con i nuovi prezzi biorari, meno convenienti nei giorni lavorativi dalle 8 alle 19 e più convenienti in tutte le altre ore e in tutti i fine settimana e festivi. Entro la fine del 2011, il nuovo sistema sarà applicato a tutti i consumatori che hanno un contratto di fornitura alle condizioni stabilite dall’Autorità per l’energia e dotati di un contatore elettronico intelligente, che può leggere i consumi nei diversi momenti.
In particolare, le nuove bollette saranno corredate da spiegazioni e saranno più facilmente confrontabili fra loro in modo da garantire una maggiore trasparenza, con informazioni aggiuntive per agevolare i clienti nel rapporto con i fornitori (ad esempio, su come inoltrare un reclamo e sulle procedure da seguire per il mancato o tardivo pagamento della bolletta) e informazioni sul tipo di produzione elettrica utilizzata (ad esempio, da rinnovabili, a carbone, a olio combustibile o a gas).
Per questo è importante saper valutare le opportunità di risparmio, che saranno tanto maggiori quanto più i consumi verranno spostati nelle fasce orarie più convenienti. Per aiutare i consumatori nella ripartizione dei consumi e capire come usare al meglio l’elettricità nei momenti più convenienti, l’Autorità ha messo a disposizione sul proprio sito il Pesa Consumi, un simulatore che aiuta a valutare i propri consumi in varie ipotesi di utilizzo degli elettrodomestici.
Filippo Massaro, Csail

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